Y.Chavance/Tara Expéditions |
Poco prima si era acceso un dibattito a proposito dell'esatta latitudine del Circolo Polare Artico: 66°33 o 66°34? Ognuno si è tuffato nei libri e nelle carte a bordo alla ricerca delle migliori argomentazioni. Abbiamo finalmente deciso di fermarci a 66°33 Nord. Anche se nessuna linea appare magicamente all'orizzonte, tuttavia questa latitudine corrisponde a un confine che non è affatto arbitrario: è la zona in cui il sole non tramonta mai almeno un giorno all’anno, durante il solstizio d'estate. Il numero di giorni polari quindi aumenta gradualmente andando sempre più nord.
Infine, il GPS visualizza la latitudine fatidica: 66°33 Nord. Sul ponte, il piccolo gruppo immortala l’istante su un cartello creato per l'occasione con le proprie mani. C’è da dire che attraversare questa linea invisibile, come quella dell'equatore, è sempre un traguardo simbolico per un’imbarcazione. Ma la dimensione simbolica è ancora più sentita in una spedizione come la nostra intorno all'Artico. Riattraverseremo questo confine solo fra cinque mesi, quando ci lasceremo alle spalle la Groenlandia per arrivare in Québec. Ma allora il passaggio sarà da nord a sud, e segnerà la fine del nostro periplo tra i ghiacci.
Yann Chavance