Sul tagliamare ore e ore per comunicare al pilota la posizione del ghiaccio. A.Deniaud/Tara Expéditions |
Dopo 45 ore di difficile navigazione nello stretto di Vilkitski in un mare ricoperto per il 60 % da banchisa, Tara ha doppiato il Capo Čeljuskin, punto settentrionale dell’Asia e punto strategico del Passaggio di Nord-Est. Era la mezzanotte (ora francese) tra domenica e lunedì, la nebbia fitta e Tara era la prima imbarcazione a superare il passaggio quest’anno, senza il supporto di un rompighiaccio.
Nonostante le condizioni meteo buone e la luce costante che avvolge l’Artico in questo periodo dell’anno, l’equipaggio e il suo capitano Loïc Vallette sono stati messi a dura prova per due giorni di seguito dalle condizioni estreme di navigazione in un vero e proprio labirinto di ghiacci. Per due ore, con un walkie-talkie alla mano, l’equipaggio ha vigilato il tagliamare dell’imbarcazione, salendo anche sull’albero, per comunicare al pilota le posizioni del nostro nemico, il ghiaccio.
Rimane ancora molta banchisa da superare e il vento si sta sollevando, ma domani effettueremo una sosta scientifica. Il peggio sembra essere passato, la spedizione riprende il suo corso dopo una lunga settimana di attesa all’imboccatura dello stretto di Vilkitski.
Il prossimo scalo previsto è a Pevek, il 5 settembre.
Questo fine settimana si è svolta una tappa importante della spedizione e tutto l’equipaggio ha ricevuto una lezione di umiltà dall’Artico. Tara ora prosegue la circumnavigazione del Mar Glaciale Artico di 25.000 chilometri a scopo scientifico e pedagogico. Alla fine del mese di settembre sarà la volta del passaggio di Nord-Ovest, nel Grande Nord canadese, ma la finestra temporale per effettuare il passaggio prima che il ghiaccio si riformi è molto breve.
Sul sito Tara Live Arctique, sono disponibili i video del passaggio:
www.france3.fr/evenements/expedition-tara-arctique-thalassa