10.9.13

«Date line» al largo di Wrangel


A sud dell'isola di Wrangel, passando per il 180° meridiano, 
Tara recupera 23h! F.Aurat/Tara Expéditions





La spedizione Tara Oceans Polar Circle ha superato con successo la famosa «date line», come la chiamano i nostri amici anglofoni, la linea immaginaria, convenzionale e indispensabile che ci consente di vivere su questo pianeta con la stessa unità di misura del tempo, ovunque ci si trovi. Tutti sappiamo che le giornate durano ventiquattro ore, ma quando un giorno si passa questa linea, il giorno prima si ripete. Magia! 

Dunque, oggi è anche ieri e ieri dicevamo che domani sarà oggi! Potremmo definirlo l’inizio di uno sketch del rimpianto Raymond Devos. Fino ad oggi sapevo dell’esistenza della «parola valore doppio» nello Scrabble, ma non di quella del giorno valore doppio… 

Lunedì a mezzanotte in punto, ora di Tara, abbiamo cambiato di fuso orario. Quando eravamo nel TU* +12, dieci ore avanti l’ora di Parigi, siamo passati a TU -11, undici ore dopo l’ora di Parigi. Questo miracolo, questa linea che risale il tempo, l’abbiamo superata in un istante. Quando il GPS è arrivato a 180° Est, all’improvviso ha ripreso a ri-calcolare i minuti nell’altro senso, 179°59’ Ovest… 179°58’ Ovest… 

In un attimo, eravamo a ovest e iniziava di nuovo il lunedì. Molti avranno sognato di passare a ovest in questo modo, ma forse non di rivivere un lunedì… 

Così Phileas Fogg, il celebre eroe di Jules Verne, riusciva a chiudere il suo famoso Giro del mondo in 80 giorni, ripassando sopra questa linea del giorno e sfruttando questa preziosa unità che segnò il suo successo, la riuscita di quella folle impresa. 

Questo miracolo temporale, frutto del genio degli uomini, si è svolto a qualche miglia appena dall’isola di Wrangel** che separa il mare della Siberia orientale e il mare di Ciukci. Immerso in una fitta nebbia, non abbiamo mai visto questo gioiello della biodiversità, dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 2004. L’isola di Wrangel è il posto dove sono sopravvissuti gli ultimi mammut coperti di lana e che vanta il più alto livello di biodiversità dell’alto Artico. Vi si radunano anche centinaia di migliaia di trichechi del Pacifico. 

Siamo a soli 600 chilometri dall'oceano più grande di tutti e quindi a pochi chilometri dallo Stretto di Bering. All’epoca dell'ultima glaciazione, circa 20.000 anni fa, i primi esseri umani venuti dall’Asia passarono di qui, da est a ovest, ma a piedi, quando il livello del mare era sufficientemente basso. Ed è proprio in questa zona che sta navigando Tara oggi. 

Domenica scorsa, la nuova équipe scientifica ha campionato per l'ultima volta le acque russe, ma non sappiamo quando e dove sarà la prossima sosta di questa fase della spedizione che si concluderà a Tuktoyaktuk, in Canada. 

Il ghiaccio è molto presente in questa fine estate in questa regione dell’Artico, e non dobbiamo perdere di vista il Passaggio di Nord-Ovest, altrimenti rischiamo di rimanere bloccati nella sua trappola bianca. 


Vincent Hilaire 


· *TU: Tempo Universale 
· **Libro su Wrangel: Ada Blackjack, di Jennifer Niven, editore Paulsen.