Tara in attesa di ripartire verso l’Alaska. Anna Deniaud/Tara Expéditions |
In mezzo a un paesaggio ondulato e innevato spiccano alcuni edifici colorati e una fabbrica che sputa fumo grigio e pare aver inondato il cielo. Siamo a Pevek. Sul molo, ci attendono volti familiari e sorridenti. Il cambio di equipaggio! Sono le otto del mattino, il sole cerca di fuoriuscire dalla cappa di nuvole che sfiora le gru del porto, e lascia cadere alcuni fiocchi di neve. Sembra di stare dentro alla palla di vetro di un souvenir: la neve ricopre tutta la città, poi all’improvviso smette. I due equipaggi, quello a bordo e quello sul molo si scambiano i saluti gesticolando, siamo tutti impazienti per questo ritrovo alla fine del mondo.
Dopo una settimana di attesa all’imboccatura dello stretto di Vilkitsky, temevano di non riuscire ad arrivare a Pevek. La vista di queste colline rosseggianti, degli edifici del periodo sovietico e del ritratto di Lenin su una facciata del porto mi rassicura. Una prima vittoria: la rotta marittima del nord-est è quasi al termine. Adesso non pensiamo alla prossima tappa che avrà luogo in territorio canadese, dove affronteremo il Passaggio del Nord-Ovest. Godiamoci il momento presente, un insegnamento dell’Artico.
L’ultimo scalo in territorio russo sarà breve, solo due giorni. Quarant’otto ore per controllare che tutto sia a posto: i protocolli, le avarie, i consigli, i suggerimenti. Ritroviamo l’energia per trasferire le nostre conoscenze al nuovo equipaggio che deve ripartire nelle migliori condizioni possibili. Sappiamo che ciò li attende non sarà facile. Samuel Audrain, il precedente capitano a bordo, mi aveva detto un giorno davanti a un imprevisto: «Non è una crociera nel Mediterraneo quella che stiamo facendo, ma un tour dell’Artico!». Aveva proprio ragione, lo sapeva bene lui, dopo la precedente esperienza in questa regione polare. E oggi anche noi, ma solo un pochino di più.
Domani Tara riprende il suo viaggio verso l’Alaska. Come feci in passato, alle isole Galapagos, verrò a vedere la silhouette della goletta sparire all’orizzonte. Augurerò ai miei compagni il più bello dei viaggi. Vincent Hilaire si occuperà di raccontarvi con parole e immagini questa nuova fase della spedizione Tara Oceans Polar Circle.
Anna Deniaud Garcia