25.10.13

Fine della parentesi groenlandese


Vista dal mare di Nuuk, capitale della Groenlandia.
V.Hilaire/Tara Expéditions




Stamattina Tara e i quattordici membri del suo equipaggio hanno lasciato Nuuk, e quindi anche la stessa Groenlandia. Venti giorni abbiamo trascorso lungo la costa ovest di questa isola bianca e gelata, tra Uummannaq, Ilulissat, e Nuuk, la sua capitale. Lasciamo le terre degli Inuit, un popolo entrato in una rapida fase di cambiamenti.



Delle poche ore trascorse a Nuuk, conserverò il ricordo di uno choc. Primo perché è la prima volta che rimettiamo piede in una vera e propria città. Dopo il mio imbarco a Pevek (Čukotka, Federazione Russa) quasi due mesi fa, abbiamo fatto scalo solo in insediamenti e piccoli villaggi. Il passaggio del Nord-Ovest è un gran villaggio con pochi abitanti per chilometro quadrato!

Ciascun villaggio ha la sua storia, pochi abitanti, Inuit con origini diverse e varie, e poche cose in comune: l’aerodromo, l’ufficio postale e l’ufficio del sindaco.

A Nuuk ho le vertigini. Zone e centri commerciali con vetrate molto più glaciali dello stesso vento di borea. L’attività di una città con il suo traffico stradale, i suoi pedoni, i suoi bar e i suoi negozi... Oggi, qui, abbiamo ritrovato la civiltà occidentale dei nostri giorni.

Poi abbiamo levato le ancore. Tara fa ora rotta a sud-ovest verso il centro del Mare del Labrador dove verosimilmente faremo un’ultima sosta, l’ultima stazione scientifica di lunga durata per Tara Oceans Polar Circle.

Evento che ha risvegliato in Eric Karsenti, nostro responsabile scientifico e ispiratore di questo folle progetto iniziato a settembre 2009, una vena umoristica: «È giunta l’ora della fine!». Un’osservazione fatta come sempre in uno scoppio di risa!


Vincent Hilaire