14.6.14

Nella baia di Villefranche-sur-mer


N.Pansiot/Tara Expéditions


Alle 7:30 di stamattina, Tara è salpata in direzione della baia di Villefranche-sur-Mer, a soli 2 km in linea d'aria da Nizza. Al suo arrivo in porto, l'equipaggio ha manovrato i 36 metri della goletta alla perfezione per eseguire l’attracco. Ad attenderci erano in molti: sono venuti gli scienziati dell'Osservatorio oceanologico, a caricare gli ultimi strumenti necessari alla spedizione, e gli alunni delle scuole che hanno trascorso mezza giornata in nostra compagnia. Nel pomeriggio ci faranno visita a bordo i rappresentanti del Consiglio Generale delle Alpi Marittime. Anche Gaby Gorsky, Direttore dell'Osservatorio di Villefranche-sur-mer e Direttore scientifico della spedizione Tara Mediterraneo, era presente. Prima di andare nella bella cittadina di Saint-Elme dove è atteso per presentare la spedizione a una conferenza, Gaby ha gentilmente accettato di dirci qualche parola su questa tappa.




Qual è il programma della giornata?


In primo luogo, è un giorno di festa perché gli scolari saliranno a bordo di Tara e verranno informati della ricerca di alto livello che conduciamo a bordo di questa magnifica barca. Inoltre, oggi partecipiamo alla riunione annuale del Piano Clima-Energia avviato dal Consiglio Generale delle Alpi Marittime. Tutti i rappresentanti dei poteri pubblici saranno presenti. È pertanto una giornata di sensibilizzazione molto importante, rivolta a bambini, adulti, responsabili politici e, mi auguro, in presenza di finanziatori futuri.



Quali strumenti avete imbarcato qui?


Continuiamo a preparare la missione, avevamo già a bordo strumenti e apparecchiature come la rete manta. Adesso è ora di riorganizzare il laboratorio umido e quello secco. Implementeremo diversi sistemi di filtrazione. Il 21 giugno Tara parteciperà all’Ocean Sampling Day, una giornata per campionare gli oceani che quest'anno sifocalizza sulla genomica. Per questo motivo abbiamo portato dei sistemi di filtrazione e trattamento dei campioni. Raccoglieremo e filtreremo i campioni a bordo così come il contenuto della tasca di raccolta della rete manta. Stiamo installando un sistema completo costituito da pompe che portano il liquido ai filtri che poi recupereremo e conserveremo in azoto liquido o in un frigo.



Quali sono i punti salienti della sua presentazione alla conferenza del Piano Clima-Energia?

Quest'anno abbiamo la possibilità di studiare la microplastica presente nel Mediterraneo in modo esaustivo, durante 7 mesi. Queste microplastiche sono molto importanti per diverse ragioni. In primo luogo, perché inquinano l'ambiente: si tratta di un substrato che non esiste in mare, poiché tutti i prodotti petrolchimici sono di origine umana. Poi, questa plastica è in grado di trasmettere organismi invasivi che possono invadere ambienti remoti. Le microplastiche possono contenere agenti patogeni e sostanze chimiche nocive. Quindi dobbiamo identificarle, studiare la loro composizione chimica, e capire come vengono colonizzate. Infine, dobbiamo fare pressione sui poteri pubblici affinché cambino le loro politiche ambientali sulla plastica. Ecco perché questa giornata di sensibilizzazione penso sia importante.




Intervista di Noélie Pansiot