31.7.13

Nuova specie di corallo descritta alle isole Gambier, nella Polinesia francese.



Echinophyllia tarae sp. n., nuova specie di corallo descritta 
alle isole Gambier, Polinesia francese. Copyright : F.Benzoni / Tara Oceans



Una nuova specie di corallo, denominata Echinophyllia tarae, è stata descritta in seguito a dei prelievi effettuati nel 2011 alle isole Gambier (Polinesia francese) durante la spedizione scientifica internazionale Tara Oceans, prima spedizione a interessarsi al fragile ecosistema corallino dell’arcipelago dopo quasi 40 anni di silenzio.


L’Echinophyllia tarae, nel cui nome si fa riferimento a Tara, va ad aggiungersi alle otto specie già catalogate del genere Echinophylia. Al pari di tutti i coralli duri, questi minuscoli organismi, che vivono raggruppati in colonie, hanno uno scheletro calcareo. Questa nuova specie, osservata tra 5 e 20 metri di profondità, non era stata trovata in nessun altro luogo prima. Pare sia presente in questo piccolo arcipelago polinesiano in ben 18 dei 24 siti studiati nel 2011, durante la spedizione Tara Oceans. Una tale presenza può risultare strana per una nuova specie, ma la spiegazione in realtà è molto semplice: i coralli delle isole Gambier non venivano più studiati da quasi 40 anni. 


Una specie «dimenticata»?

Nel 1974, il biologo francese Jean-Pierre Chevalier è stato uno dei primi a redigere l’inventario corallino delle isole Gambier, catalogando quasi una sessantina di specie, tra cui alcune specie di Echinophyllia. La biologa milanese Francesca Benzoni, ricercatrice del Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell’Università di Milano-Bicocca, autrice e iniziatrice dello studio che oggi viene pubblicato, ha portato la ricerca al Museo nazionale di storia naturale di Parigi, dove sono custoditi i quaderni da campo di Jean-Pierre Chevalier. In uno di essi, una breve descrizione di un campione ha catturato la sua attenzione: «incrostazioni di Echinophyllia, di colore verde scuro, o forse specie diversa». Purtroppo, il famoso campione deve essere andato perso nell’immensa collezione del museo. Impossibile dunque dire se il nuovo corallo, l’Echinophyllia tarae, sia già stato osservato dallo scienziato francese circa 40 anni prima.


Dal campo ai laboratori

Il team di scienziati della spedizione Tara Oceans è stato il primo a tornare sul posto dopo il passaggio di Jean-Pierre Chevalier. Nel corso delle due settimane di studio sul campo, durante l’estate del 2011, sono stati catalogati tutti i coralli incontrati nei 24 siti studiati. In ogni colonia, sono state scattate foto sottomarine, e a ciascuna di esse sono state associate le coordinate indicate dal GPS. Cinque frammenti di corallo, di un centimetro quadrato ciascuno, sono stati prelevati per consentire la descrizione della specie. Dopo un’analisi al microscopio sul posto, uno dei campioni si è unito alla collezione del Museo nazionale di storia naturale di Parigi, gli altri quattro sono stati spediti all’Università di Milano per delle analisi molecolari. Tutti i risultati sono stati confrontati con altre specie simili del genere Echinophyllia. Malgrado la grande eterogeneità di forme e di colori presente in questo tipo di coralli duri, tale da rendere la loro identificazione talvolta molto difficile, lo scheletro calcareo di Echinophyllia tarae aveva dimensioni e un aspetto molto diversi rispetto ad altre specie note.




Bibliografia

Benzoni F. (2013) Echinophyllia tarae sp. n. (Cnidaria, Anthozoa, Scleractinia), a new reef coral species from the Gambier Islands, French Polynesia.
Articolo pubblicato nella rivista ZooKeys

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